Teatro

'Pilade è morto' apre la stagione del Sala Uno di Roma

'Pilade è morto' apre la stagione del Sala Uno di Roma

Una tragedia moderna che nel corpo vive tutto il dolore dell'umanità. Una tragedia che prende in prestito i personaggi mitologici in una rivisitazione moderna che da Eschilo a Pasolini si proietta ai giorni nostri.

Fino al 9 Ottobre, Pilade è morto, scritto e diretto da Daniele Nuccetelli apre l’intensa stagione del Teatro Sala Uno di Roma.  Una lotta estenuante, specchio dei tormenti umani quella che in scena viene rappresentata attraverso la voce dei personaggi mitologici, che qui rivivono in chiave moderna.  Una festa, quella del rientro di Agamennone dalla guerra di Troia, vissuta in un flashback, dove già si percepisce quello che l’essere umano ha insito nella sua natura. I morti, quelli che verranno,  già sono dimenticati per far posto a quelli che ne attendono la morte per prendere avidamente il loro posto.

In certi corpi ci sono sempre segni di lotta, cicatrici nascoste.
In certi corpi ci sono sempre suoni cupi, bassi, di chi ha scavato nel proprio dolore.
In certi corpi ci sono sempre due forze ostili, il perdono e la condanna.
Certi corpi, a volte, non sanno da che parte stare. Tutte le storie nascondono un segreto. Tutte le storie sono scritte per svelare quel segreto. La tragedia è la più dolce e spietata di queste. (Note di regia)

Tra gli interpreti in scena: Stefano Patti (Oreste), Noemi Francesca (Elettra), Davide Damiani (Pilade)

Daniele Nuccetelli cura anche l’ideazione scenica ed i costumi, le musiche originali sono di Andrea Ruscitto ed il disegno luci di Danilo Faccio. Prodotto da Centro Spettacoli Teatrali in collaborazione con TeatrAltro.